La riforma fiscale italiana entra in una nuova fase con il D.lgs. n. 192 del 13 dicembre 2024, attuativo della legge delega n. 111/2023. Questo decreto segna un passo decisivo nella revisione del sistema tributario, toccando settori chiave come i redditi delle persone fisiche, i redditi societari e altri ambiti di primaria importanza per il panorama economico italiano.
Focus sui redditi: cosa cambia?
Il decreto interviene su diverse categorie di redditi, aggiornando gli articoli del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) relativi a:
- Redditi agrari: introdotte nuove classi di coltura per riflettere i più avanzati sistemi agricoli.
- Redditi da lavoro dipendente: semplificati i criteri per l’esclusione di somme e valori dalla formazione del reddito.
- Redditi da lavoro autonomo: previste misure per ridurre oneri documentali e uniformare i trattamenti fiscali.
- Redditi di impresa: introdotti regimi opzionali per una maggiore neutralità fiscale.
Obiettivi principali della riforma fiscale
Tra i principi guida del D.lgs. n. 192/2024 troviamo:
- progressiva riduzione dell’IRPEF per garantire un sistema più equo;
- semplificazione normativa per ridurre gli adempimenti burocratici;
- allineamento tra valori fiscali e civilistici, riducendo le discrepanze contabili;
- neutralità fiscale nelle operazioni straordinarie societarie.
Impatto sui redditi delle persone fisiche
La revisione dell’IRPEF è uno dei punti centrali, con un graduale avvicinamento al principio dell’aliquota unica. Inoltre, si interviene sulle detrazioni e deduzioni, tenendo conto di:
- composizione del nucleo familiare;
- spese per figli, in particolare con disabilità;
- efficienza energetica e tutela del patrimonio edilizio.
Redditi societari e novità per le imprese
Sul fronte delle imprese, il decreto introduce criteri per la compensazione delle perdite fiscali e disciplina meglio i conferimenti di azienda e le operazioni straordinarie. L’obiettivo è creare un sistema uniforme, riducendo gli arbitraggi fiscali.
Sostenibilità finanziaria della riforma
Un elemento cardine è il rispetto del vincolo di invarianza finanziaria, garantendo che dalla riforma non derivino nuovi oneri per lo Stato o aumenti della pressione fiscale. Questo è previsto dall’articolo 22 della legge delega n. 111/2023.
Conclusione: uno sguardo al futuro
La riforma introdotta dal D.lgs. n. 192/2024 rappresenta un’opportunità per modernizzare il sistema tributario, con benefici sia per i contribuenti provati che per le imprese. Le modifiche normative promuovono una maggiore equità fiscale e semplificano i processi amministrativi, creando un contesto più favorevole per lo sviluppo economico.
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