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Mercoledì 22 gennaio, la Suprema Corte di Cassazione sarà chiamata a decidere  una questione fondamentale per la tutela dei diritti dei contribuenti napoletani: la legittimità degli atti emessi nell’ambito della riscossione dei tributi locali (Tari, Imu) e di altre entrate (contravvenzioni stradali) da parte di Napoli Obiettivo Valore S.r.l.

La vicenda è sintetizzabile in questo interrogativo : può una società di progetto, che non è iscritta all’Albo ministeriale previsto dall’articolo 53 del D.Lgs. 446/1997 per le società autorizzate alla gestione dei tributi, utilizzare i requisiti della società aggiudicataria, per quanto sua socia, allo scopo di  legittimare la propria attività di accertamento e riscossione dei tributi?

Secondo l’avvocato Michele Di Fiore, che rappresenta il contribuente promotore del giudizio, la risposta è negativa:
“La normativa speciale esiste per garantire trasparenza, solidità finanziaria e rispetto dei diritti costituzionali dei contribuenti. Ammettere scorciatoie interpretative significherebbe minare il principio di legalità e mettere a rischio l’uguaglianza tra i cittadini. Il contribuente deve pagare le imposte dovute a fronte, però, di una richiesta avanzata nel rispetto del principio di legalità”

L’avvocato Di Fiore evidenzia come una società non iscritta all’Albo ministeriale sfugge ai controlli che il Ministero dell’Economia e la Corte dei Conti esercitano per la verifica del corretto svolgimento di un potere pubblico, quale quello impositivo, affidato in concessione ad un soggetto privato. L’esercizio della delicata funzione dell’esercizio del potere impositivo in concessione – se svolta da soggetto privo dei requisiti di legge – aprirebbe la strada a possibili irregolarità nella riscossione dei tributi, con il pregiudizio dei diritti dei contribuenti e dello stesso Ente impositore: “Le garanzie economiche previste dalla legge sono essenziali. Senza di esse, i cittadini potrebbero trovarsi di fronte a un soggetto meno solvibile, esposti a gravi danni economici.”

Negli ultimi mesi, sono emerse pratiche gravemente lesive dei principi di legalità e tutela del contribuente, come le richieste di rinuncia al diritto di difesa per ottenere dilazioni di pagamento. Di Fiore ha definito tali comportamenti come “violazioni inaccettabili dei fondamenti di un rapporto leale e trasparente tra cittadini e pubblica amministrazione.”

La situazione appare ancora più critica alla luce delle recenti azioni esecutive, previa l’esecuzione di migliaia di pignoramenti, intraprese da Napoli Obiettivo Valore S.r.l.,  in prossimità dell’udienza della Cassazione:
“Questa tempistica sfrutta l’incertezza giuridica attuale per creare un vuoto di difesa, esponendo i contribuenti a pignoramenti ed esecuzioni che potrebbero essere dichiarati illegittimi all’esito della pronuncia della Corte. Regole di buon senso avrebbero imposto di soprassedere per avviare le azioni all’esito del giudizio in Cassazione, salvo i casi eccezionali di scadenza termini”

La vicenda si inserisce in un contesto complesso nel quale il Comune di Napoli ha regolarmente affidato il servizio di riscossione a Municipia S.p.A., società aggiudicataria della gara pubblica, regolarmente iscritta all’Albo ministeriale. Tuttavia, l’attività è stata di fatto delegata a Napoli Obiettivo Valore S.r.l., un soggetto privo dei requisiti richiesti dalla legge per operare in ambiti così delicati.

Di Fiore, che si farà portavoce del contribuente dinanzi alla Suprema Corte, ha concluso:
“Il nostro obiettivo è dimostrare l’illegittimità degli atti emessi da questa società e ripristinare la legalità. Il sistema di riscossione deve garantire trasparenza, legalità e il rispetto dei diritti dei contribuenti. Continuerò a difendere questi principi nell’interesse di tutti i cittadini napoletani.”

La decisione della Cassazione sarà cruciale per definire il futuro della riscossione tributaria locale e per riaffermare la necessità di un sistema fondato sulla trasparenza e sul riconoscimento della tutela dei diritti dei contribuenti nell’assolvimento del pagamento dei tributi da loro dovuti.

Riportiamo le testate che hanno dato spazio alla notizia e alle dichiarazioni dell’avv. Di Fiore:

Il Mattino, ed. Napoli, del 23.01.2025

la Repubblica, ed. Napoli, del 23.01.2025

Il Roma, ed. online:

https://www.ilroma.net/news/cronaca/845623/riscossione-illegittima-dei-tributi-locali-a-napoli-il-caso-in-cassazione.html