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L’Agenzia notifica lo “schema di atto” alla società assistita dagli avv.ti Michele Di Fiore e Gennaro Nunziato, sul presupposto che la stessa avesse contabilizzato fatture per operazioni oggettivamente inesistenti per l’importo di €.1,3 mln con recuperi tra maggiori imposte e sanzioni di circa €.1,5 mln.

In sede di adesione, i difensori evidenziano la regolarità operativa della società e producono prove documentali dettagliate volte a dimostrare l’effettività delle operazioni. In particolare, la difesa si articola sui seguenti punti:

1. effettività delle operazioni: la contribuente dimostra che i beni acquistati sono stati effettivamente impiegati per svolgere attività di vendita e servizi per i propri clienti, generando ricavi regolarmente tassati;

2. buona fede della società: la contribuente dimostra di aver agito in buona fede per non poter avere conoscenza di eventuali irregolarità commesse dai propri fornitori;

3. documentazione dettagliata: la difesa è supportata da un’ampia documentazione che dimostra la corrispondenza tra beni/servizi acquistati e venduti. Questa include:

   – fatture di acquisto e vendita

   – documenti di trasporto (DDT)

   – ordini e dichiarazioni dei clienti che confermano la ricezione dei beni e servizi

   – prospetti che mettono in relazione le fatture di acquisto con quelle di vendita

   – dichiarazioni sostitutive di notorietà rilasciate da dipendenti che attestano l’utilizzo dei beni acquistati;

4. struttura e regolarità della società: la contribuente è un’impresa con esperienza trentennale nel settore di appartenenza, con numerosi dipendenti e che svolge la propria attività anche nei confronti della PA, rispettando stringenti requisiti di regolarità fiscale e contributiva;

Valutata la difesa e la documentazione a supporto prodotta dalla contribuente, l’Agenzia sottopone alla contribuente, che accetta, una proposta di adesione riqualificando le operazioni contestate da oggettivamente a soggettivamente inesistenti. Per l’effetto la pretesa viene circoscritta al solo recupero dell’Iva e risulta così decrementata di circa il 70%.